Personaggi: Tommaso Coccione

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Personaggi:
Tommaso Coccione - Vincenzo Coccione - Camillo Coccione - Ercole Zazzini - Tommaso Di Martino

 
 

COMPOSIZIONI Originali del M° Tommaso Coccione incisi su dischi Okeh nel 1928 dallo stesso Maestro

  MP3 :        Abruzzo forte e gentile - Lei Voi Tu - Napoli sempre canta - Razza latina - Ricchi e poveri - Faremo pace

Tommaso Coccione - Storia: Una vita per la Fisarmonica

Le musiche: ( in midi file )

 La quadriglia - Saltarella paesana -Albe e ne albe -Amore amore - La metiture - La canzone di lu grane - La cujjeture de la live - La mojja mè - La pecurale - Pruvilone nostre - Tu pe' stu core - Bolero Orientale - Brio - Orgia - -Tramonto Orientale Un giorno in Ungheria -  Messa: Kyrie - Gloria - Credo - SanctusBenedictus - Agnus Dei Voci d' Italia per Banda - Voci d'Italia -   Un giorno in Ungheria  (orchestra).- Faremo pace - Napoli sempre canta - Nostalgia d'amore - Abruzzo forte e gentile - Figli d'Abruzzo - Tenerezza  Ricordo - Richiamo d'amore - Ricchi e poveri - Lacrime segrete - Contadinella - Trovatello - Tango celebre - Lei Voi Tu - Perpetua polka - Improvviso - Sogno - Primavera - Ultima polka - Razza latina - MARCIA: Se parto(se parte) - MESSA COMPLETA: Messa T.Coccione -

 
SPARTITI MUSICALI

Abruzzo forte e gentile-  Napoli sempre canta - Razza latina   Contadinella -Brio-Faremo pace - Figli d'Abruzzo -Improvviso - Lacrime segrete- Lei Voi Tu- -Nostalgia d'amore- Perpetua-Primavera -  Ricchi e poveri  - Richiamo d'amore - Ricordo - Sogno- Tango celebre- Tenerezza- Trovatello -Ultima polka- -Voci d'ItaliaBolero orientale - Tramonto orientale- Tramonto orientale Orchestra) -Un giorno in Ungheria     ORGIA (Sinfonia)-  Orgia(sinfonia)MARCIA  :  Se Parto  MESSA: -MESSA-

 
Spartiti UN GIORNO IN UNGHERIA per 3 Fisarmoniche

 Un giorno in Ungheria -  

 
SPARTITI FOLCLORE
Albe e ne albe- La quadriglia Saltarella   paesana-   La cuijture di la live
 

Tommaso Coccione
     Nato a Poggiofiorito il 2 gennaio 1905 da famiglia contadina, emigrò a 16 anni, nel 1921, negli Stati Uniti d’America, dove già lavorava il padre Vincenzo. Si avviò nello studio della musica e composizione con i migliori maestri di Seattle, nel Washington e di li a poco da allievo, divenne insegnante di musica e cominciò ad impartire lezioni di fisarmonica ai ragazzi del posto. Nel 1924 unitamente al fratello Matteo, si trasferì a Detroit sulla Woordward Avenue ed apri una propria scuola di musica. Nel 1925 attirato dall’allora capitale del mondo della musica e dello spettacolo, si sposta a New York e visse ad Harlem nella 116a Strada dove aprì nuovamente una sua scuola musicale. Fu immediatamente notato per la sua maestria con la fisarmonica e scritturato dall’orchestra musicale Mardigheras composta da venti elementi. L’orchestra tenne concerti e intrattenimenti musicali nelle migliori sale da ballo e teatri d'America (Waldorf Astoria, Saratoga Race Trach, Greenwich Villane, Long Island, New Jersey e via di seguito negli spettacoli dal vivo al tempo denominati Vaudeville). Fu scritturato dalla radio americana e lavorò nel “Lucky Strike Hour” ed ad altri spettacoli musicali. Si dedicò con successo anche alla composizione e nell’anno 1928 incise i suoi brani con la casa discografica “Okeh Records” di New York. La prima casa editrice musicale al mondo la “QUATTROCIOCCHE EDITION” pubblicò la partitura del suo famoso “Napoli sempre canta”, conosciuto anche come il valzer di Coccione. Tornato in Italia nel 1933, le sagre canore del folclore abruzzese trovarono subito in lui un appassionato e fedele interprete, fu il primo ad inserire il suono della fisarmonica nei gruppi corali. Il M° Guido Albanese lo volle infatti, insieme al suo mirabile strumento, nella memorabile “XV Maggiolata della Sagra dell’Uva Pergolone” di Ortona a Mare del 4 settembre 1938. Il Coccione nell’occasione, venne presentato sia nelle locandine che nelle pubblicazioni a corredo della manifestazione non più come Maestro ma “Solista di Fisarmonica Professore Tommaso Coccione”. Portò al successo il Coro folcloristico di Poggiofiorito, ovunque si esibisse L’Aquila, Teramo, Chieti, Francavilla al Mare, Roccaraso e molte altre località dell’Abruzzo. Durante ogni manifestazione folcloristica veniva richiesto al M° Coccione di esibirsi come esecutore solista di brani di opere e pezzi classici. Per la sua abilità di esecuzione ed interpretazione dei brani, gli fu coniato l’appellativo di “Mille dita”. Nel 1938 a Roma, nella Piazza di Siena di Villa Borghese, in occasione della manifestazione in onore della visita di Hitler, venne prescelto tra i circa 900 fisarmonicisti presenti, ad esibirsi da solista davanti al re Vittorio Emanuele III e ai suoi ospiti tedeschi. In tale circostanza fu complimentato, insieme al coro di Poggiofiorito dagli esponenti politici presenti e il maestro organizzatore di tutta la manifestazione musicale Gino Marinuzzi ebbe per lui entusiastiche parole di lode per la sua tecnica musicale. Nell’anno 1939 partecipò, insieme al coro di Poggiofiorito, al film, con la regia di Guido Brignone “Torna caro ideal”, sulla vita di Francesco Paolo Tosti. Negli anni 1939 e 1940 si dedicò all’insegnamento rispettivamente nelle città di Pescara e Roma, dove si era trasferito con la famiglia. Fu scritturato dalla radio di Stato, allora EIAR, ad eseguire le sue composizioni e quelle dei più noti compositori. Nel periodo di maggiore fama viene colpito da grave malattia è costretto a ritornare al suo paese natale. Morì a Poggiofiorito, all’età di soli 36 anni, il giorno 8 luglio 1941, tra  la  costernazione  ed  il dolore di musicisti, poeti  e  semplici  cittadini che  avevano avuto la fortuna di vederlo e soprattutto ascoltarlo con il suo inseparabile strumento.                                                                                                Scriveva di lui il giornalista E. Di Loreto in un articolo di giornale dell’epoca: “Con la sua scomparsa, l’arte della fisarmonica perde, in Abruzzo e, forse in Italia, un autentico maestro che, oltre ad aver portato al massimo grado la perfezione tecnica e musicale uno strumento di origine nostrana, contribuì, con esso, a ridonare alla canzone abruzzese quegli elementi modali e tonali che le formazioni orchestrali e bandistiche che l’eseguivano, le avevano tolto“.                                                                         Ha scritto sinfonie, marce e brani celebri come: Orgia; Voci d’Italia; Tramonto orientale; Un giorno in Ungheria; Brio; Bolero orientale; Se parto; ecc.. Scrisse una Messa Solenne, per organo e coro, nonché numerosi ballabili (pubblicati, in due raccolte musicali, dalla Casa editrice Pino Asti di Parma e dalla Casa editrice Primo Tema di Pescara), tra i più noti ricordiamo: Napoli sempre canta; Primavera; Ricchi e Poveri; Razza latina; Abruzzo forte e gentile; Figli d’Abruzzo; Nostalgia d’amore; Ricordo; Richiamo d’amore; Trovatello; Contadinella; Lei voi tu; Improvviso; Sogno; Ultima polka; Faremo pace; Lacrime segrete; Tango celebre; Tenerezza; ecc.. Una rappresentazione popolar-religiosa sulla vita di Sant’Antonio e molte canzoni folcloristiche: La quatrije; Saltarella paesane; Albe e ne’ albe; La cujjeture de la live; La mietiture; Tu pe’ stu core; La picurale; La moja mé; Ni’ ffarme spasimà; Rusinelle; Forche e battitore; La donne ‘nghi li trucchi; ecc.. Abate. Un nuovo metodo per Fisarmonica ed un’opera lirica “Papà stile ‘900” sono andate disperse, sia a Roma, dove abitava con la moglie ed i figli, e lì lasciate per tornare al proprio paese a causa della grave malattia che lo colpì e lo portò alla morte, che a Poggiofiorito, nella casa paterna, completamente distrutta a causa dei successivi eventi bellici nel 1943. Grazie alla collaborazione di alcuni allievi del M° Coccione tra i quali il M° Mario D’Angelo, e all’impegno dei figli Vincenzo e Camillo, diverse sue composizioni sono state recuperate in manoscritto ed altre ritrascritte.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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